Descripción de la Exposición
La Galleria Allegra Ravizza ospita la prima personale svizzera dell'artista spagnolo Albert Pinya. Il titolo della mostra "Proud to be a painter" è una dichiarazione d'intenti da parte dell'artista che si pone davanti ad uno dei grandi dibattiti dell'arte contemporanea: la morte della pittura. Lo scopo del progetto è proprio quello di rivendicarne il ruolo, come uno dei più importanti media di espressione attuale, in costante evoluzione e trasformazione.
Per dimostrare questa teoria, Albert Pinya presenta due grandi installazioni che, partendo da una base pittorica, si sviluppano in una terza dimensione dando forma a quella che l'artista chiama "pittura installativa" o "pittura ibrida". In questo senso la pittura, diventando quasi una scultura, diviene metafora della vita in costante mutazione.
In questa mostra Pinya parla anche delle sue origini e della sua condizione di isolano, della geografia, dell'identità e del territorio in cui vive: l'isola di Maiorca. Questi temi saranno affrontati nel video che darà il benvenuto ai visitatori e nei tre quadri realizzati con la "tela de llengües" una tela tipica maiorchina.
Tutta la mostra, che presenta unicamente opere inedite, è stata pensata appositamente per gli spazi della Galleria Allegra Ravizza.
Albert Pinya (Palma di Maiorca, 1985) è uno dei giovani artisti spagnoli più importanti a livello internazionale. Il suo lavoro è caratterizzato da una volontaria e ironica ingenuità che vuole scardinare le strutture perverse della realtà. Ha sviluppato rapidamente un proprio stile molto riconoscibile, nel quale applica rimandi alla cultura popolare, alla comicità, all'illustrazione, con un linguaggio estetico "infantile". Negli ultimi anni ha partecipato a numerose mostre fra cui "Forte Piano: Le forme del suono" a cura di Achille Bonito Oliva, all' Auditorium Parco della Musica di Roma, "History repeats itself" a cura di Gianluca Ranzi alla Galleria MUDIMAdrie, Anversa, "Lost in Chaos" a cura di Rossella Farinotti al Palazzo delle Stelline di Milano e "Food R-evolution. Des teu pa en faràs sopes" all'Istituto Cervantes di Berlino. Ha vinto il premio AECA come migliore artista spagnolo rappresentato ad ARCO Madrid nel 2014.
Alberto Zanchetta è critico e curatore d'arte. Attualmente insegna all'Accademia di Belle Arti di Urbino e alla LABA di Brescia, presso cui è responsabile del Dipartimento di Arti Visive. Dal 2013 è direttore artistico del Museo d'Arte Contemporanea di Lissone. Nel 2015 ha curato il volume 1946~1967: Il Premio Lissone (edizioni MAC di Lissone) che racconta la storia di uno dei premi di pittura più importanti del secondo dopoguerra; nel 2011 ha pubblicato il libro Frenologia della Vanitas (Johan&Levi editore) in cui ripercorre la storia del Memento mori nelle arti visive; del 2007 è il saggio Humpty Dumpty Encomion (Vanilla edizioni) ispirato al celebre personaggio di Lewis Carroll. Suoi articoli sono apparsi su Flash Art, Arte e Critica, Exibart, Inside, Around Photography, Espoarte, ArtKey, Con-fine, Sofà. Ha curato e presentato oltre quattrocento mostre presso istituzioni pubbliche e gallerie private.
Exposición. 19 nov de 2024 - 02 mar de 2025 / Museo Nacional del Prado / Madrid, España
Formación. 23 nov de 2024 - 29 nov de 2024 / Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía (MNCARS) / Madrid, España