Descripción de la Exposición
La galleria Monitor è lieta di presentare Perpétua, la quarta mostra personale dell'artista portoghese Sérgio Carronha (Cascais, Portogallo, 1984) nel suo spazio a Lisbona.
Perpetua è un antico nome proprio di donna nella lingua italiana, di cui tra le pareti della galleria viene raccontata la storia: quella di un anima in cerca del proprio io, in un percorso di morte e resurrezione, seguendo le vie sotterranee delle acque che scorrono sotto il pavimento della galleria.
« […] i fiumi sono come le vene del corpo, flussi terrestri che trasportano l’energia della vita e della morte, campi di forza vitale, sangue planetario che scorre senza fermarsi fino a incontrare una massa d’acqua più grande della propria. [Il viaggiatore] deve adattare le sue conoscenze a un luogo sconosciuto. Quando questa congiunzione di elementi si verifica, la terra fornisce una grande forza vitale. » (Sergio Carronha)
Lo schizzo che l’artista ha fatto della pianta della galleria riporta note a margine, considerazioni, pesi, misure, passaggi di linee, disegni.
Si tratta di una mostra molto specifica che comprende mappe, narrazioni, storia, finzione e verità, spazio e tempo dimensionali.
Tutti questi piani sono correlati, sovrapposti e sequenziali.
Carronha pensa a disporre le opere, realizzate in diversi tipi di materiali, dalla ceramica al tessuto, secondo punti ben precisi, quasi a seguire il percorso della donna attraverso un processo di attraversamento e di conoscenza di se.
Come un viaggiatore che tiene tra le mani un bastone rabdomante, Carronha segue -e fa seguire- a Perpetua le linee il flusso delle correnti, i punti energetici tra i muri in cui trasudano i raggi del sole e ne raccolgono e liberano il calore.
L’arte di Carronha è fatta di poco, terra bagnata e modellata, messa a cuocere a fuoco alto, oppure pietre antiche che spuntano tra l’erba dei campi delle campagne di Montemor-o-novo, che a volte riportano sulla superfici segni minimi che si riferiscono però a tempi immensi.
E’ un’arte di instinto ma anche di consapevolezza del fare, dell’attesa, dell’aspettativa e del risultato che l’uomo, insieme alla natura, può creare.
E’ un arte antica, che parla con un linguaggio tutto suo alla modernità che la circonda, mantenendo una voce forte e chiara.
Cosa possiamo fare noi nello spazio e cosa può fare lo spazio per noi?
Questa la domanda che l’artista fa a se stesso, a noi che ospitiamo la sua mostra e al visitatore che viene a vederla.
Premio. 25 mar de 2025 - 08 may de 2025 / Madrid, España
Exposición. 11 abr de 2025 - 28 sep de 2025 / Museo Guggenheim Bilbao / Bilbao, Vizcaya, España
Formación. 08 may de 2025 - 17 may de 2025 / Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía (MNCARS) / Madrid, España