Descripción de la Exposición In Spagna c'è paese ancestrale, Sabucedo (Galizia), dove ogni anno gli uomini del villaggio vicino racchiudono i cavalli selvaggi. E 'la 'Rapa das Best' liberatoria dimostrazione di forza e di poetica bellezza, bellezze contraposte. Uomini e bestie discutono la loro plasticità in un duello di addomesticare criniera temporanea, toilette e trail running, non utilizzano nemmeno una stringa: solo l'abilità degli uomini, un rito di antichissima origine che non esiste altrove in Europa e sembra essere, secondo alcuni, di origine celtica. Altri studi documentano l'evento nei petroglifi della regione che risalgono al secolo VIII C. E 'il cavallo per molti, la più bella delle bestie, l'Apollo degli animali, ed è sicuramente la più rappresentata nell'arte, dal cavallo dalle grotte di Lascaux (Francia) a gli oppressi del fregio del Partenone Atene, solo per citare due esempi importanti. Di fronte al cosiddetto Sarcofago di Alessandro nel Museo Archeologico di Atene su entrambi i lati si può vedere come il cavallo condivide protagonismo,rilievo e proporzioni con gli uomini che combattono, ci dimentichiamo che mai è riposato li il corpo imbalsamato del grande re macedone e che non era nemmeno stato progettato per lui. Il cavallo è rappresentato sia in scultura e pittura come paradigma di dominio altivo dominio, in grado di includere l' eroico assieme al bello, atletica con maestà armonica la vittoria. Pensate di Leonardo da Vinci volapiuma cavallo e il suo leggendario progetto Sforza. Leonardo ha l'idea certamente 'classica' (dal statuaria greca) dichiarazione, circa le sue due zampe posteriori, ma abbandonò l'idea per la sua complessità tecnica, non poteva sciogliere il cavallo, e si sa per certo è che ha fatto un grande cast scala di fango, come ho visto Vasari. Subito dopo Milano era in guerra con la Francia e per rendere le macchine da guerra (fucili e munizioni) in bronzo fuso originariamente destinato al lavoro: una destinazione d'arte? L'Alcazar di Madrid, quel scomparso e antico castello dove il re ha vissuto nell'era del monarca spagnolo degli Asburgo era un povero (già nei tempi in cui a quelli che mascella razza comincia a crescere, come si riflette nei ritratti di Sofonisba Anguissola) ossessionato con i cavalli, cercò di alzarsi sui quelli dei tappeti del palazzo, provocandosi contusioni alla testa e fece impazzire a uscieri e hostess. Più che il realismo dei Gobelins, è stato il fascino per il montare a tutti i costi. Pilar G. Cossio ritorna (se mai se n'è andata) alla sua matrice formale, le formulazioni dell'opera ora sotto il concetto e la forma dei cosiddetti 'ready-made' tridimensionale pensare, non senza un'ironico segno del contemporaneo. La rappresentazione antropomorfa era già nel suo lavoro (la serie di rinoceronti, le loro fughe precipitose o corna di alce), ma nel corso del tempo, l'evoluzione ha sofisticato e sintetizzato la presenza dell'animale. La relazione tra le composizioni hanno un forte ingrediente di classico e contemporaneo. È forze c'è il riferimento obbligatorio a Franz Marc e i loro cavalli. Marc ha avuto un fervente seguace tangenziale come: Kuzma Petrov-Vodkin ('Bagnanti con un cavallo bianco'). In tutti loro (e in Pilar Cossioanche ), vi è una relazione tra cavallo, acqua, il montare e l'uomo. Pilar compone con la apertura narrativa che le è propria e suggerisce apertamente 'il link', la cerniera tra due cicli: la danza e il cavallo e cavaliere (partner). Si potrebbe qui avventurarsi in un altro campo, il balletto equestre, un genere che ha anche dato il campo di pittura.
Exposición. 19 nov de 2024 - 02 mar de 2025 / Museo Nacional del Prado / Madrid, España
Formación. 23 nov de 2024 - 29 nov de 2024 / Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía (MNCARS) / Madrid, España