Descripción de la Exposición
La funzione del linguaggio è sempre stata quella di ingabbiare le cose che la realtà ci fornisce e quando penso a Luigi Pagliarini mi viene in mente solo un termine per definirlo, e questa parola è INCONTRO perché la sua caratteristica principale era quella di trovare un accordo tra saperi diversi. Ho sempre considerato Luigi Pagliarini uno scienziato che si muoveva nel mondo attraverso discipline (pratiche) diverse per poter abbracciare al meglio ciò che la sua conoscenza gli dettava e, per questo motivo, non si è mai sottomesso ai limiti imposti da altri per restare libero, quindi, pur conoscendolo come artista, ci è voluto poco per capire che questa limitazione non si sposava con la diversità della sua ricerca.
Allo stesso modo, non c’è voluto molto a capire che per affrontare tutte le sfide che si poneva, aveva bisogno dell'incontro e dell'accordo con altri, a volte erano ricercatori della realtà circostante, come lui, e altre volte compagni che aggiungevano l'energia necessaria per poter realizzare ciò che le sue inquietudini gli suscitavano.
La prima compagna che mi viene in mente è Catia Verna, amica e discepola di Luigi, anche mia grande complice. Fotografa e scrittrice, ha conosciuto Luigi all'età di 15 anni e al quale sarà legata tutta la vita come a un consulente vitale a cui chiedere consigli.
Ho saputo da altri e da lui stesso, che per Giorgio Cipolletta è stato una guida importante anche nella sfera artistica, fonte d’ispirazione in cui rivive l'insegnamento di Luigi Pagliarini.
Un'altra amica conosciuta grazie a Luigi è Chiara Passa, un'artista con la quale condivido interessi da più di vent'anni e con cui sono regolarmente in contatto dal momento che è ancora molto attiva nell'avanguardia delle arti digitali.
Nelle nostre conversazioni, Luigi mi raccontava dell'importanza di Bianco-Valente come partner che teneva in grande considerazione nella sua ricerca sul suono; così come mi ha tenuto aggiornato sulle ricerche di Oriana Persico e Salvatore Iaconesi, i quali lo hanno coinvolto nel loro lavoro La Cura, anche negli ultimi giorni di vita di Salvatore.
Un’altra fruttuosa collaborazione fu quella con Andrea Gabriele, interrotta a causa dalla sua perdita prematura, col quale aveva un’autentica affinità elettiva.
Non ha mai incontrato Federico Solmi, ma avrebbero stabilito una grande complicità data la somiglianza delle loro ricerche artistiche.
Va da sé che, come per gli altri partecipanti a questa impresa, anche per me Luigi è stato un amico e un consulente a cui mi rivolgevo con piacere per anticipare la direzione futura della realtà, e non solo dell'arte del nostro tempo, perché aveva una visione chiaramente anticipatrice del futuro senza essere un profeta di sventura.
In ogni caso, i tentativi linguistici di etichettare Luigi Pagliarini sotto un unico nome, si perdono come la sabbia spremuta tra le dita.
Exposición. 31 oct de 2024 - 09 feb de 2025 / Artium - Centro Museo Vasco de Arte Contemporáneo / Vitoria-Gasteiz, Álava, España