Descripción de la Exposición
In mostra una decina di opere tra sculture e installazioni, esemplificative del processo creativo dell’artista, tra cui due site specific di grandi dimensioni (circa 20 mq ciascuna) che invaderanno i due saloni dello spazio del Villino Pignatelli, palazzo storico neorinascimentale nel centro di Roma.
L’artista esplora i concetti di spazio e volume, pieno e vuoto attraverso l’utilizzo di fili, metacrilato, spandex, vetro, spingendosi fino all’indagine della luce con l’utilizzo di un software leggero per le luci led spotlight. Le sue opere si compongono in reti colorate di lycra semitrasparente, che l’artista adatta, tirandole, in relazione allo spazio, alla ricerca di un equilibrio tra forma e dimensioni dell’ambiente circostante, oppure le ingabbia in cubi trasparenti illuminati, dove il gioco di luci e fili variopinti si riverbera sulle pareti della teca.
In una delle stanze del Villino, già in origine utilizzata come area di raccoglimento e preghiera, l’artista creerà un ambiente di meditazione, accessibile solo singolarmente, per permettere allo spettatore una riflessione profonda che coinvolga tutti i sensi.
Nei Albertí sembra voler focalizzare l’attenzione su due tematiche chiave che ricorrono nel suo lavoro: il tempo e il ritmo. Come lui stesso afferma “corriamo sempre per guadagnare tempo, ma perdiamo un sacco di tempo nel correre”.
La mostra è un invito a un percorso lento, colmo di tensioni piene di mistero e di suspense, dove si possono percepire le paure e le gioie dell’atto creativo. Il racconto di Albertí è un dialogo appassionato ed elegante tra sé stesso e il mondo circostante, fatto di tensioni e distensioni, materiche e spirituali, in un andamento quasi ipnotico che tocca la sfera emotiva in profondità e trasmette la sensazione di un tempo senza tempo. L’illusione del suo mondo diventa realtà, così da rendere possibile l’osmosi tra il pubblico e le sue opere, nel tentativo di ricreare un’esperienza con il proprio io profondo.
La mostra è accompagnata da un catalogo bilingue, italiano e inglese, Maggioli Editore, con prefazione di Elena Francia Gabriele, saggio e intervista all’artista di Sveva Manfredi Zavaglia e Carlotta Monteverde.
La mostra sarà l’occasione anche per visitare il villino Pignatelli, edificio di Roma situato all'angolo tra via Boncompagni e via Piemonte, nel rione Sallustiano, immerso in una grande corte di giardini esotici, sculture, fontane, scorci inaspettati e nascosti. Raramente aperto al pubblico, e solo in occasione di mostre ed eventi specifici, il villino fu progettato nel 1898 dall'architetto Giuseppe Mariani come residenza romana del duca Giuseppe Di Terranova Pignatelli, deputato e senatore del Regno d'Italia.
L'edificio, in forma di parallelepipedo a tre piani fuori terra più seminterrato e torretta, è una rivisitazione del Rinascimento fiorentino. La sobria facciata è scandita dai contrasti cromatici e materici tra il bugnato rustico del pianterreno e quello liscio ai piani superiori. Domina l’edificio una torre a pianta quadrata che un tempo ospitava una loggia, soluzione architettonica adottata per alleggerire la struttura. Attraversando una porta in ferro sormontata dallo stemma dei Pignatelli si accede all’androne, concepito inizialmente per il passaggio delle carrozze e poi trasformato in sala da ballo. Un’imponente scala conduce al primo piano, dove un colonnato dorico coperto con volte a crociera collega ritmicamente ambienti di passaggio e ampie sale ornate di stucchi delicati, ispirati allo stile neo rinascimentale e barocco.
Exposición. 17 dic de 2024 - 16 mar de 2025 / Museo Picasso Málaga / Málaga, España
Formación. 01 oct de 2024 - 04 abr de 2025 / PHotoEspaña / Madrid, España